3° summer meeting - 13/14 giugno 2009
E' sempre difficile resistere al richiamo dei raduni che ci propone sempre l'ottimo Silvio Alberelli. Purtroppo circostanze sfavorevoli mi hanno tenuto lontano quasi due anni dall'attività del club MG, ma stavolta al Summer Meeting del 13/14 giugno non potevo davvero mancare.
Il primo impatto è stato di quelli che tolgono il fiato: parlo del luogo del ritrovo per le iscrizioni, cioè Villa Scati, splendida residenza nobiliare del Seicento, più volte ampliata nei secoli fino a raggiungere l'aspetto attuale. Circondata da un grande parco settecentesco, oggi è pure dotata di impianti sportivi di alto livello fra cui piscine, palestra, campo da tennis, centro benessere e altre amenità.
Mi sembra un pò di disturbare col rombo dei nostri motori il silenzio e la tranquillità di questo luogo incantevole, ma poi mi accorgo che l'eleganza, la classe, i colori delle nostre MG ben si sposano con lo stile delle varie epoche della villa e con le sue tonalità gialle rosse verdi e bianche, frutto di un perfetto recente restauro.
Le ventisette auto iscritte ben rappresentano la storia del mitico marchio dell'Ottagono: c'è la Magna di Urs, le due TC del '47 di Silvio e Elio, e poi A, B, C, GT, Midget e F.
Si parte verso il geoparco naturale del Beigua. La bellezza dei boschi, la straordinaria varietà degli alberi, le mille tonalità di verde, gli scorci panoramici che si aprono ai nostri occhi tra una curva e l'altra, ci fanno dimenticare che le strade sono strette e tortuose...me che problema c'è? Non è così che piace alle nostre MG?
Si arriva ai 1100 metri di Pratorotondo per una breve passeggiata fino alla capanna degli alpini, un punto panoramico che ci permette di vedere i monti che declinano fino al mare, praticamente questo è il balcone della Liguria. Qui le fitte foreste lasciano il posto a vaste praterie che dal crinale scendono poi ripide e scoscese verso la costa, sempre più caratterizzate da blocchi di roccia staccatisi nei secoli per effetto dell'erosione, da fratture, fenomeni franosi, e poi tracce di macchia mediterranea, brevi corsi d'acqua, insomma...è il trionfo della geo- e bio-diversità. Il volo di alcuni rari rapaci saluta il nostro rientro al rifugio per l'aperitivo e a seguire il pranzo a buffet. Perchè è a tavola dove si incrociano le storie, i racconti, le esperienze di vecchie e nuove conoscenze; tutti diventano amici, tutti diventano coetanei, la passione per la MG ci accomuna tutti inesorabilmente.
Ma non c'è tempo per il sonnellino, c'è subito la prova col cronometro valida per la Silver Cup. Il percorso è in salita e la prima parte è così lenta che bisogna quasi zigzagare per star dentro nel tempo stabilito senza fermare le ruote. Si impongono i soliti noti: vince Bernardi seguìto dall'inossidabile Cavagnolo, terzo il sottoscritto.
Sulla sommità del Monte Beigua fanno una certa impressione i numerosi tralicci carichi di parabole; sono i ripetitori delle trasmissioni tv per tutta la Liguria. Nella discesa verso il mare c'è da segnalare purtroppo un guasto meccanico ad una A che sfortunatamente non è riparabile sul posto, bisogna aspettare l'apertura di un'officina lunedì.
E finalmente per tutti noi, accaldati e stanchi, arriva la tanto agognata doccia all'Hotel da Claudio, un complesso disposto su vari livelli uniti da scalinate e terrazze, in posizione elevata sul mare, con vista panoramica dell'isola di Bergeggi.
La cena di gala propone una squisita varietà di tipiche specialità locali: carne salada, tagliere Vecchia Liguria con ripieni e frittatine varie, insalata di polpo e gamberetti, lasagne al pesto e ravioli di pesce, cernia del Mediterraneo e infine dessert. Ma il piatto principale è l'allegria, terribilmente contagiosa e rafforzata ancor di più al momento delle premiazioni: applausi, sorrisi, complimenti, battute spiritose...una serata da incorniciare.
L'indomani sono mattiniero ed è ancora presto per la colazione, Allora seguo Elio Doria fino alla sua TC; mi mostra con orgoglio la trousse d'epoca degli attrezzi e lo osservo incantato mentre smonta con calma una parte della macchina per controllare l'olio del differenziale, con la perizia di chi sa bene quello che fa, gesti antichi che, con la passione per le auto d'epoca, non andranno perduti.
Si riparte verso l'entroterra ligure per raggiungere la nostra meta finale: Sassello. Questo piccolo e antico borgo, posto al confine tra Liguria e Piemonte, è conosciuto per la sua tipica produzione di amaretti morbidi, per i funghi porcini e altre specialità alimentari. Ma vanta anche un intimo e particolarissimo centro storico, con numerosi palazzi e chiese dai colori vivaci, ed è una delle mete collinari preferite per la villeggiatura estiva. Oggi poi c'è la ricorrenza del Corpus Domini e la festa dell'Infiorata.
Fin dall'alba la popolazione inizia a ricoprire le vie del percorso cittadino di disegni floreali e di carattere religioso, composti con migliaia di petali e fiori raccolti nei giardini e nei campi; poi vi passa sopra la processione che vede impegnati, oltre al clero, i membri delle confraternite con le croci lignee presenti nelle chiese del paese.
Il saluto di benvenuto da parte del simpaticissimo neoeletto sindaco Paolo Badano fa da allegra introduzione al pranzo finale presso il Ristorante Pian del Sole. Qui si scatenano Urs e Max Bottoli a chi racconta le barzellette più belle; l'eco delle nostre risate arriva fino alla Corsica.
Arriva, come tutte le cose belle che finiscono, il momento del commiato; ma tra noi MGisti non c'è tristezza perchè non ci diciamo mai addio, solo saluti baci abbracci e... arrivederci a presto. Tanto il nostro Silvio non aspetterà molto a chiamarci ancora.
VANNI PANIZZI
Al mare attraverso l’Alta Via dei Monti Liguri
Siamo partiti così, come una specie protetta che d’istinto cerca il mare. Perché al mare eravamo destinati. Sì, ma attraverso un percorso inedito. Chi di noi non conosce la Liguria? Chi più chi meno ci siamo stati almeno una volta. Questa volta però le MG hanno battuto un percorso nuovo e parecchio suggestivo. E’ uno spettacolo che si rinnova, quello del serpentone multicolore che si snoda attraverso le strade della Penisola, perché sono ben le 26 vetture di ogni epoca che si riuniscono da regioni diverse. Dalla splendida MG F2 del 1932 di Urs Langen fino alla vivace MG B del 1980 del bresciano Giuliano Gaiolfi. Punto di ritrovo: Acqui Terme. La lunga carovana colorata si snoda pian piano dal placido giardino di Villa Scati alla volta di Prà Riondo. Sono 50 km di strade tortuose e anche piuttosto ripide, che regalano scorci inaspettati. Si passa da selve fitte, dove l’aria di bosco e la penombra ci avvolgono di profumi, a sprazzi di macchia mediterranea, man mano che si sale di quota. Siamo graziati da una giornata di sole estivo, dove l’odore di creme solari, lo sbuffo dei motori e le resina dei pini crea un’essenza che sa di gita e di avventura. E per alcuni lo è stato davvero, come Andrea Maglio, che resterà fermo sul tratto più alto, abbandonato dalla sua MG A: differenziale spaccato! E poi c’è Piero Fontana, che accusa qualche problemino alla carburazione, presto risolto dai prodighi consigli dei molti amici esperti, che si fermano a verificare e dare una mano. Che buono il pranzetto con tanto di aperitivo al rifugio Prà Riondo! L’occasione è buona per una camminata attraverso l’Alta Via, fino al rifugio degli Alpini, dalla cui terrazza intravediamo il mare, là, dietro una lieve coltre di foschia. Tutti alle auto, si riparte. Discendiamo dai quasi 1300 mt del monte Beigua, giù in direzione di Varazze. Colpisce la pace e il senso di “incontaminato” di queste zone. Davvero un lato della Liguria da scoprire, dove forse il turismo più di massa è scoraggiato per via di strade rotte dai rigori dell’inverno e saliscendi a tratti impegnativi. Lasciamo infine l’Aurelia per imboccare un tratto di autostrada per poi giungere a Torre del Mare. Di fronte a noi campeggia, solenne e misteriosa, l’isola di Bergeggi. Dal nostro Hotel vediamo tutto il golfo, il mare, l’isola, e si respirano aromi mediterranei, in un’atmosfera ovattata e di relax, complice anche una sottile bruma all’orizzonte. Si chiacchiera del più e del meno con i vari amici del Club (indovinate l’argomento?), e incontro anche i figli di Silvio Alberelli, per la prima volta coinvolti nell’avventura di questa escursione che ha davvero l’aria di piccola vacanza. Sono contenti e vedono intorno a loro persone di tutte le età, con le quali si parla e ci si confronta amabilmente, nell’attesa e poi durante la cena stessa…E’ domenica mattina. Il sole dal terrazzo ci dà la sveglia. Dopo la colazione, ci avviamo alla volta di Sassello. La strada è tutta curve e ci riporta nell’entroterra, fino in cima al monte su cui adagiato ci attende il grazioso paesino. Sassello è famoso per i suoi amaretti, una ricetta che il Sindaco ci racconta essere nata per caso, in seguito ad una “gara” fra le donne del paese, impegnate a creare il dolce migliore con i pochi semplici ingredienti a disposizione. E di notevole interesse è anche la processione del Corpus Domini, con la sua infiorata: le stradine del centro storico diventano un tappeto di petali colorati che gli abitanti si prodigano a disporre per creare artisticamente forme e disegni devozionali di grande effetto. Molti di noi si fermano qua e là per uno scatto (c’è il concorso fotografico!), e ci si rincontra nel dedalo di stradine come allegri turisti spaesati. Si riparte ora per l’ultima tappa, verso il ristorante Pian del Sole, dove un luculliano pranzo tipico regionale ci attende. Ci sono le premiazioni, e poi i saluti. Che peccato, è volata, ancora una volta. Attendiamo con ansia le foto dei partecipanti che hanno immortalato i momenti più belli del raduno. Chi sarà il vincitore?
Mauro De Giorgi
CONCORSO FOTOGRAFICO
Cari partecipanti tenendo conto delle valutazioni espresse dalla giuria la classifica del concorso fotografico indetto durante questo nostro raduno, risulta essere la seguente:
1° classificato: LIBERI INSIEME
Altri classificati a pari merito
Pace, Amicizia, Concentrazione, Curvando sul Beigua e Marco antenne