XXI winter meeting - 16/17/18 marzo 2012
Carissimi,
mentre scrivo questi pensieri vi immagino già a casa o sulla via del rientro e sono contento.
Anche quest’anno le mie considerazioni sul Winter Meeting partono dall’ultimo istante, dall’ultimo flash di tre giorni bellissimi.
Esco, come spesso accade, tra gli ultimi dal ristorante e mi trovo sulla piazzetta antistante, davanti agli occhi tutti i partecipanti al raduno schierati su due file che si scambiano saluti, baci e abbracci.
Strana gente questi emmegiisti.
Come se non fossero bastati tutti i bei momenti trascorsi assieme durante il weekend, con balli, canti, brindisi e abbuffate, c’era ancora la voglia dell’ultimo abbraccio e dell’ultimo sorriso.
Sembra che l’idea sia stata del buon Salvuzzo Arcidiacono ed è talmente carina che potremmo pensare di “istituzionalizzarla” e proporla per chiudere ogni manifestazione.
Se fossimo stati soci di un altro club avremmo dovuto rimandare chissà a quando il nostro prossimo incontro ma, per fortuna, noi sappiamo che il nostro calendario è fitto di impegni e ogni mese da qui a fine ottobre avremo ogni occasione per stare insieme.
Tornando a questi tre giorni il commento più sentito, rubando pareri qua e là, è stato sempre lo stesso: il buon Max sembra sempre arrivato al top nell’organizzazione e invece anche stavolta è riuscito a superarsi.
Tutto ha funzionato alla perfezione e la serata a Venezia, in particolare, va di diritto nel libro dei ricordi più belli.
E’ ovvio che non esiste e non esisterà mai raduno che si chiuda senza nemmeno una osservazione o una lamentela per chi organizza, ma io credo che non sia questo il punto.
Il punto è che noi emmegiisti siamo come quei parenti che vivono lontani gli uni dagli altri ma si vogliono un gran bene e ogni qualvolta riescono ad incontrarsi ritrovano quel feeling e quell’armonia come se si fossero visti il giorno prima.
Ed è questo l’aspetto da sottolineare ad ogni nostro raduno, compreso questo ultimo bellissimo Winter: la voglia di stare…… liberamente insieme.
Ora caro Max goditi un po’ di riposo dopo tanta fatica.
Ti aspettavamo al varco per vedere se riuscivi a superarti e anche quest’anno ce l’hai fatta.
Per l’anno prossimo parti già con un bel vantaggio perché ci siamo accorti che hai una risorsa in più: la piccola Camilla è ormai una signorina e la sua presenza si rivela sempre più preziosa e il suo apporto sarà una grande risorsa per la buona riuscita delle future edizioni.
Lei rappresenta al meglio il ricambio di cui parliamo sempre, come spero sapranno essere gli altri bambini ( compresa la mia) che muovono i loro primi passi osservando i loro genitori condividere passioni ed emozioni insieme ad amici meravigliosi.
Questa è la linfa vitale di un club speciale!!!!
Grazie Max, un abbraccio a tutti.
Gianni
MG - Racconto di viaggio
Come tutte le partenze , anche questa volta eravamo ansiosi e trepidanti. Affrontare l’autostrada con la nostra MG è sempre la parte più difficile. La festa, però, ha inizio quando ci incontriamo verso Verona con gli amici Margherita e Cesare Baroso, gemelli di MG. Le due verdi coupé, accodate, prendono forza e via, più decisi alla meta! Lungo il percorso eccone altre: gli amici Arcidiacono: evviva, ormai non siamo più soli, l’autostrada e’ nostra verso la prima tappa, Villa Pisani. Si arriva tardi, a porte chiuse, ma dopo varie insistenze eccoci agli splendori della famosa residenza e al lussureggiante giardino. Magnifico, ma non vediamo l’ora di arrivare e riunirci al nostro gruppo.
Che gioia ritrovarsi! Riabbracciamo tutti ed ecco il grande sorriso di Max che ci attende e ci fa gli onori di casa, ma non e’ solo: la sempre più bella e brava Camilla e’ al suo fianco a coordinare tutto, con calma e determinazione e insieme a scandire i tempi per i tanti e importanti impegni che ci attenderanno.
Cena buonissima all’Hotel Poppi di Gambarale di Mira, dove eravamo alloggiati e ben alloggiate anche le nostre MG : fritto di pesce superbo e poi le ultime istruzioni per il giorno dopo e tutti a nanna.
Partenza per un indimenticabile tour sui Colli Euganei, senza trascurare Arqua’ Petrarca, abbandonandoci in un brodo di giuggiole…..un liquorino eccezionale!
Il gruppo si affiata, gli equipaggi s’inseguono su e giù per le incantevoli colline fino all’ora di pranzo. Lì, felici, nuovamente riuniti, il delizioso pranzetto al Bosco a Cervarese e poi svelti, via, si riparte non prima di avere dimostrato la propria “”abilità””.
Rientrati all’hotel ci si fa belli, ci attende qualcosa di speciale. Il nostro Max una ne pensa e dieci ne fa!
In un battibaleno ci ritroviamo tutti imbarcati in una cena romantica a lume di candela in un suggestivo galeone, proiettati indietro nel tempo, serviti da pirati!
Siamo senza parole e ancor più quando, “ben pasciuti”, sbarchiamo a pochi metri da Piazza San Marco, che meraviglia! Anche il tempo ci è amico, il buon Massimo ci ha riservato una serata tiepida senza vento, tutti belli seduti al caffé Quadri. E poi, al rientro sul Galeone, proprio davanti a San Marco, il taglio della torta, il brindisi, le premiazioni , continueremmo a brindare fino al mattino!
Ma manca ancora qualcosa al nostro giro, ed eccoci al mattino, dopo il caffé alla diga di Sottomarina, tutti belli in fila con le nostre MG, ingresso trionfale a Chioggia: il paese ci aspetta e ci applaude, il centro… e’ tutto per noi. E per finire grande pranzo alle “Baruffe Chiossotte” e poi i saluti, gli abbracci fuori al sole sulla riva del mare!!
Si torna felici, ma già aspettando un nuovo raduno con amici così speciali con cui condividere il sound dei motori, le bellezze naturali e artistiche dei paesaggi e la buona cucina.
Difficile dire solo grazie a chi ce l’ha proprio messa tutta per rendere questo raduno un’esperienza speciale, particolare, piena di doni, di affetto, di amicizia!, Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato per farci stare così bene, e un immenso infinito grazie a Massimo …… e Camilla!!!
Mauro e Rosy Barberi