Pranzo degli auguri - Crevalcore, 2 dicembre 2012
Carissimi,
eccoci all’indomani di un’altra giornata molto speciale vissuta grazie alle nostre MG e grazie allo spirito positivo che regna nel nostro club.
Alcuni irriducibili non si sono fatti scoraggiare dalle previsioni meteo pessime e puntuali si sono ritrovati con gli altri all’appuntamento di Crevalcore sotto un cielo grigio che non prometteva nulla di buono.
Ma la sfida lanciata dalla capote aperta di un paio di MG ha avuto partita vinta su Giove Pluvio e sui gufi dei siti meteo tanto che verso mezzogiorno il cielo si è pure aperto lasciando trapelare il pallido sole di inizio inverno mentre eravamo nel cortile dell’abbazia di Nonantola, ennesimo scrigno di tesori di cui è disseminata la nostra bella Italia.
E’ stata una domenica di sentimenti contrapposti: da un lato il dolore di vedere luoghi così duramente colpiti dal recente sisma e dall’altro però conoscere le persone che vi abitano, così dignitose e forti e con una grande voglia di ricominciare a vivere testimoniata dallo slogan di giornata: “Io non tremo”!!
E poi, su tutto, la nostra voglia di condividere emozioni nelle occasioni in cui riusciamo a stare insieme.
Bellissima l’iniziativa della pesca di beneficienza e qui mi fermo un attimo per rendere omaggio alle stupende Gloria e Manuela che hanno condotto magistralmente l’iniziativa.
Guai a voi cari maschietti emmegiisti organizzatori di eventi e manifestazioni se oserete rallentare il vostro ritmo: le nostre donne dimostrano alla grande di poter fare come e meglio di noi nel condurre il gioco!!!
Naturalmente i complimenti vanno anche a Giorgio e Valter, rangers di giornata ma un grazie particolare va ad Ennia ed Italo Bortoli.
Loro non sono ancora emmegiisti nel senso che non hanno ancora una MG ma hanno dimostrato ampiamente sia in Cilento che ieri in particolare di avere un cuore grande ed entusiasmo almeno pari al nostro per cui li consideriamo già parte della famiglia.
Un cara saluto a tutti e ancora un augurio di un Natale sereno.
Giovanni Tesauro
Crevalcore in MG : The Sound of Silence
Prologo :
Giorno 29 Maggio 2012 ore 9,03 una forte scossa sismica di Magnitudo 5,8 della scala Richter scuote tutto il Nord Italia , la terra trema finanche in Svizzera , Croazia e Slovenia .
Mi trovavo in casa , esattamente in cucina con mio fratello e discutevamo sul bel cielo terso che traspariva i vetri. Un istante e tutto cambia velocemente i nostri umori :
la stanza tutta si scuote , penso subito lontano e dico ad alta voce : “se a Monza abbiamo percepito questa forte scossa , là nell’epicentro avrà fatto di sicuro un disastro “ .Alcune ore dopo la mia previsione purtroppo aveva avuto una triste e sconsolante conferma : 20 vittime , 350 feriti e molte case sgretolate semplicemente in polvere e macerie .
Evento: 2 dicembre 2012 Crevalcore( Emilia R. ) natale in MG.
Dalla geniale mente di alcune simpatiche ,cortesi e gentili Signore partorisce, questo suggestivo viaggio verso quella terra martoriata , come evento “ Lenitivo “ per le grandi ferite aperte in quel suolo in modo da riempire con tanto amore e grande generosità i profondi solchi lasciati.
Invece dal nostro “ Sommo Poeta” , Pierpaolo Parma solido “Traliccio” della nostra comunicazione ed informazione telematica , meticoloso tessitore di contatti , che con tutti tiene e funge da “ Musa Ispiratrice “ per i nostri mitici viaggi a ritroso nel tempo che furono ,arriva la splendida comunicazione : il 2 dicembre si va tutti con le nostre “ Vecchie Signore “ in MG a Crevalcore , nel cuore della nostra Italia ferita a portare un po’ di allegria, serenità e clima natalizio .
Non ci penso due volte e con tutta la mia famiglia do il mio assenso all’evento .
Fatti reali :
Sabato 1° Dicembre 2012 parto da Monza con tutta la famiglia al seguito e cioè : MoGlie ( non sapevo quali dei due miei amori mettere prima : la mia dolce Teresa o la mia mitica MG TD del 1953 ? ) ed i miei due adorati cuccioli Lorena e Simone.
Partiamo sotto una pioggia battente per ben 200 Km di strada buia da percorrere con la mia auto moderna trainante la mia vecchia Signora MG TD ( è sempre meglio non affaticarla vista la tarda età e poi so che le piace tanto essere trainata in carrozza da tanti potenti cavalli, viziata è, che ci posso fare !).
Arriviamo dopo qualche ora e ci troviamo nel buio immersi in mezzo alle vaste campagne Emiliane. Lo scempio compiuto dal sisma non era ancora visibile .Solamente il giorno successivo è stato possibile vedere la desolazione del posto avvolto da una gelida nebbia invernale che rendeva ancor più triste quei luoghi .
Impressionante attraversare a piedi il paese di Crevalcore ,tra i vicoletti deserti ed impolverati da resti delle macerie si poteva tristemente udire solamente “ il suono del silenzio “
The Sound of Silence come le note di una vecchia e famosa canzone del 1965 di Paul Simon .
Pace , Solitudine , Rabbia , Paura , Impotenza , Tristezza ,tutti questi i pensieri che si affollavano nella mia mente :
Pace : Come dopo una violenta tempesta !!
Solitudine : Per quei posti lasciati privi di ogni forma di vita !!
Rabbia :Perché la natura li aveva puniti così ingiustamente !!
Paura : Che tutto potesse crollare da un momento all’altro !!
Impotenza : Di fronte alla violenta forza della natura !!
Tristezza : Dover abbandonare le proprie abitazioni !!
Tra le vie deserte si intravedevano le facciate di alcuni palazzi storici , solcati sul volto da vistose e fresche cicatrici ancora “Sanguinanti” , sorretti da impavidi pali di grossi alberi , nati per sorreggere ampie e vistose chiome e finiti per sorreggere case traballanti , tagliati su misura a sostegno di quel che restava del glorioso passato che fu !
Visi incupiti e volti silenziosi e rassegnati di rari passanti si aggiravano tra quelle strette viuzze dove risuonava “ l’eco “ dei loro leggeri passi, per non tradire il silenzio che lì regnava , su quel selciato anch’esso deformato ed ammalato degno di cure ed attenzioni !
Nel percorrere le vie acciottolate del centro storico , intravedo il “Grande Portale” di ingresso al paese con l’orologio immobile; le lancette segnavano ancora le ore 9:03 ; quell’ora che sei mesi prima avevano segnato quel terribile evento nella mia e nella mente degli Italiani tutti !
Quell’ora di cui ero ancora in grado di avvertire tutto il dolore e la sofferenza fisica delle persone perite sotto le macerie in quel preciso istante .
Come bastano alcuni secondi per sconvolgere l’esistenza dell’essere umano , sempre piccolo e solo di fronte alla forza della natura .Che strana sensazione ho provato, un brivido gelido mi aveva attraversato tutto il dorso , mentre il mio animo soffriva in religioso silenzio alla vista di quelle ormai fredde lancette immobili per sempre e non più in grado di scandire il tempo di quei luoghi impolverati , affranti e mesti .
In eterno segneranno quell’evento nella mente e nello sguardo di tutti coloro che passeranno sotto quel “Grande Arco di Pietra “ !
Mentre giravamo in MG il mio umore si incupiva sempre più nel vedere la desolazione di quei luoghi , un giorno pieni di vita, di allegria,di sogni per il futuro, dove correvano spensierati gruppi di bambini gioiosi di crescere e dove gli anziani del paese solevano fare le loro passeggiate per dare un senso alla loro monotona e lunga giornata.
Case diroccate , frammenti di storiche torri crollate , tetti sfondati , strade deserte e tanto ma tanto silenzio .
The Sound of Silence , si , potevamo chiamarlo proprio così questo insolito evento MG , non il solito evento fatto di risate , guida spericolata e gare al cronometro , ma un evento celebrativo e commemorativo, nel triste ricordo delle persone scomparse e nel dolce ricordo di quelle persone rimaste li a riprendersi lentamente la loro vita , la loro esistenza!
Grazie Grandi e Gentili Signore per aver voluto questo semplice ed inossidabile evento .
Grazie Grandi e Gentili Signore per averci fatto toccare con mano l’altra faccia dell’Italia nostra : quella che soffre in tacito silenzio, non si piega e non si arrende mai !
Grazie Grandi e Gentili Signore per averci voluto vicini a voi nel condividere questo grande stato di sofferenza che resterà indelebile nel profondo del nostri cuori ormai distratti dalle nullità , dalle nefandezze e dalla assidua ricerca del successo mondano che la vita moderna ci propina ed a cui molti uomini purtroppo aspirano ed anelano continuamente , dimenticandosi dell’amore e del rispetto perduto tra gli uomini, tra quegli individui chiamati ancora “ Uomini ” un semplice e solitario viandante su questa terrena vita !
Salvatore e Teresa Arcidiacono