Pranzo degli auguri - Genzano, 8 dicembre 2012
Cielo terso ma freddo intenso, tutto sommato una bella giornata rispetto alle previsioni meteo che avevano preannunciato per il week end dell’Immacolata forti piogge e nevicate a bassa quota per effetto di una perturbazione proveniente dall’Islanda, con un sole inaspettato, dopo i forti temporali che avevano paralizzato la città nella serata di venerdì.
Non si trattava di un vero e proprio raduno ma del tradizionale pranzo durante il quale tracciare il bilancio dell’anno sociale che sta per terminare e programmare le attività del successivo ma soprattutto scambiare gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo con gli Amici che condividono un’identica genuina passione.
Per questo, nonostante la festività che a Roma è particolarmente sentita e il primo weekend festivo di dicembre che ha portato molti fuori città e altrettanti nelle vie dello shopping prenatalizio, senza contare coloro che sono stati costretti a casa ad allestire l’albero di Natale, ci siamo ritrovati in buon numero (per l’esattezza in 36) per questa simpatica ricorrenza, trasformatasi nel corso degli anni in un appuntamento irrinunciabile. Assente inopinato il Presidente, impegnato nella raccolta tardiva delle olive nella sua Sabina, il quale non ha però fatto mancare i propri auguri telefonici a tutti i convenuti. Se gli equipaggi hanno assicurato una buona partecipazione, altrettanto non si può dire delle auto, che molti proprietari hanno preferito tenere al calduccio nei garage per timore del gelo e della pioggia. Una premura eccessiva, tipica delle mamme Italiane, nei confronti di creature robuste, nate sotto altri climi e abituate ad uscire con condizioni meteorologiche ben peggiori, i motori delle quali traggono indubbio vantaggio dalle basse temperature esterne e che troppo spesso vengono invece sottoposte a ben altri stress da surriscaldamento, allorché pensiamo di ottenere il massimo godimento delle nostre amate Inglesine attraverso lunghe arrampicate in montagna nelle giornate estive più assolate. Prevalente la presenza di berline (tra le quali la bella Magnette ZA di Roberto) e di vetture moderne, ragione per la quale meritano un encomio ancor più solenne Francesco e Rino che si sono presentati all’appuntamento, da ultimi, a bordo della PA del 1934, notoriamente priva di capote, incuranti del gelo ancorché bardati come due autentici esquimesi.
Poco da dire sul percorso, sempre suggestivo, che si è snodato lungo la Via dei Laghi, in quanto già sperimentato più volte, in tutte le stagioni dell’anno, mentre una menzione particolare merita il ristorante selezionato da Roberto non solo per la qualità del menu (ottimi i maltagliati al cinghiale e il maialino) ma soprattutto per la bellezza e la varietà degli ambienti che gentlemen drivers e navigatori hanno potuto esplorare in lungo e in largo prima del pranzo, soffermandosi in particolar modo ad ammirare la ricca dotazione della cantina che di lì a poco avrebbero tentato invano di prosciugare.
In conclusione, un Pranzo degli Auguri che si differenzia notevolmente dai tanti che in questo periodo affollano la nostra agenda, contribuendo a far salire oltremisura l’ago della bilancia per poi costringerci a diete rigorose o a copiose sudate per tentare un parziale e faticoso smaltimento dei chili guadagnati troppo in fretta, e che si traduce in un modo davvero divertente e originale di concludere l’anno in serenità ed amicizia mentre già si pregusta la polentata che inaugurerà la stagione motoristica 2013.
Claudio N.